La Consulenza Psicologica è un percorso limitato di incontri in cui si cerca di comprendere e definire il problema per poter poi identificare eventuali strategie di intervento adeguate.
In questi colloqui viene indagata la problematica presentata (sintomatica e non), la si colloca in un contesto più ampio (coppia e famiglia), per poi ricavarne un inquadramento più dettagliato che permetta di formulare un'ipotesi relativa all'origine psicologica del problema presentato e, successivamente, di condividere un progetto di intervento (terapia individuale, terapia di coppia, terapia famigliare).


“Il vero viaggio di scoperta non è vedere nuovi mondi ma cambiare occhi.” 
M. Proust 

La Psicoterapia Individuale è un percorso terapeutico che permette alla persona di comprendere il disagio che le impedisce di vivere serenamente ed i comportamenti disfunzionali che lo tengono in vita; è un processo che permette di accogliere la complessità, di co-costruirla (insieme al terapeuta) e gestirla in modo funzionale, ottenendo il raggiungimento di un benessere psicologico.

All’interno di questo percorso il terapeuta guida il paziente, attraverso il colloquio e la riflessione, alla comprensione della propria storia personale che lo ha plasmato come individuo singolo e sociale. Attraverso il confronto e la riflessione si arriva pian piano a raggiungere cambiamenti strutturali, a rafforzare il proprio Io ed a modificare i meccanismi patologici. Ci si concentra sulle risorse latenti che vengono ritrovate, rinforzate ed utilizzate per produrre un cambiamento verso un nuovo e più stabile stato di equilibrio.

L’approccio terapeutico Sistemico Relazionale, indirizzo teorico al quale faccio riferimento, pone l’attenzione su più livelli; viene analizzata sia la persona nella sua individualità, sia le relazioni che fanno parte della sua vita nei diversi contesti della quale fa parte e nella quale agisce.
La persona diviene consapevole delle proprie modalità relazionali e dei propri comportamentali disfunzionali che mantengono in vita il disagio, danneggiando la qualità della vita. Il terapeuta, attraverso la relazione terapeutica, inserisce elementi utili a superare il disagio, valorizzando le potenzialità della persona, innescando un cambiamento verso un equilibrio più funzionale orientato al benessere.

“E’ nel momento in cui mi accetto così come sono che io divengo capace di cambiare”  Carl Rogers


“E’ nel momento in cui mi accetto così come sono che io divengo capace di cambiare.” 
Carl Rogers 

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La Terapia di coppia ha come paziente la coppia, non i singoli partner.
Questo percorso mira a sostenere e guidare i partner affinché imparino a relazionarsi in modo armonico e amorevole, a prescindere dalle difficoltà personali delle persone prese come singole (difficoltà che potrebbero essere affrontate in una terapia individuale) .
Durante il percorso vengono affrontate tematiche relative a situazioni conflittuali irrisolte ed a tensioni che mettono a dura prova la relazione tra i coniugi.

Dal punto di vista Sistemico Relazionale la coppia è sempre il risultato dell’incontro di due sistemi familiari; la qualità del legame ha a che fare con le vicissitudini relazionali all’ interno della propria famiglia d’origine, cioè con il legame che ogni partner ha stabilito con le persone significative della sua vita.
E’ necessario esplorare il complesso sistema trigenerazionale in cui ciascun individuo è inserito per comprendere ciò che lo ha portato ad essere il figlio/partner/genitore che è diventato.
Uno dei principali obiettivi di questo percorso è di portare ciascun partner ad un senso di corresponsabilità rispetto al disagio relazionale, successivamente si passa ad una consapevolezza delle proprie modalità relazionali funzionali e non, per poi attuare una modifica delle stesse.

La Terapia di coppia prevede la co-conduzione delle sedute.
Si svolgono principalmente incontri congiunti ma, a volte, anche colloqui individuali, per approfondire elementi della storia individuale dei partner che influenzano la coppia.

Lo studio è accreditato come Centro Mara Selvini per la Coppia.


“Le crisi avvengono per evitarci il peggio.” 
Christiane Singer 

La Terapia Familiare è un modello di intervento psicoterapeutico che coinvolge tutti i membri della famiglia. Spesso vi è un individuo che è sintomatico, ovvero che porta su di sé il disagio familiare manifestandolo attraverso un sintomo; la terapia familiare sposta la sua attenzione dal membro “malato” della famiglia a tutti i suoi componenti, rilevando come questi influenzino il comportamento del membro “malato”.
Secondo il modello sistemico-relazionale i sintomi e il disagio del singolo individuo esprimono in modo metaforico il suo conflitto psichico ed acquisiscono una funzione precisa all’interno del sistema relazionale in cui emergono.
I conflitti disgregano il sistema- famiglia e creano tensioni emotive, vissute con drammaticità dal soggetto portatore del sintomo; egli si fa carico, attraverso la manifestazione del sintomo, di distogliere i membri della famiglia dall’affrontare in modo manifesto le proprie difficoltà relazionali, accentrando l’attenzione su di sé.
Attraverso una terapia familiare, che vede intercambiare, a seconda delle necessità, diversi formati di convocazioni, si arriva a rileggere il sintomo ed a trovarne la funzione, a mettere in luce l’organizzazione relazionale disfunzionale ed a riequilibrare i ruoli dei membri familiari.
La presa in carico familiare prevede la presenza di due terapeuti.


La Terapia Familiare è particolarmente indicata per i bambini che manifestano un disagio. Questi ultimi vengono coinvolti in terapia utilizzando il disegno, il gioco, le favole; in questo modo si entra in relazione con loro, li si osserva e si lavorare terapeuticamente.
Il percorso si struttura alternando le convocazioni e coinvolgendo sia i genitori che il bambino. Si cerca di risolvere le difficoltà in atto e di far emergere le potenzialità dei membri della famiglia, per ristabilire benessere personale e familiare.


“Ogni sintomo è una forma di comunicazione.” 
Paul Watzlawick 

Il sostegno alla genitorialità è un intervento psicologico di accompagnamento per adulti che, per svariati motivi vivono delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale.
Durante il percorso si cerca di comprendere e migliorare la relazione con i figli, gli stili educativi e comunicativi in famiglia per favorire una crescita migliore dei figli stessi.

Essere genitori ed educare è un compito molto complesso che si modifica durante l’arco della vita poiché è un percorso evolutivo ed è influenzato da fattori personali, familiari e sociali.
Durante questo processo ci possono essere momenti di difficoltà e disorientamento; grazie ad un sostegno i genitori vengono supportati nel loro ruolo, rinforzando le loro competenze educative.
E’ utile a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i figli, le dinamiche familiari e la crescita di ogni membro della famiglia.

Il percorso prevede incontri con la coppia genitoriale a cadenza quindicinale, è prevista la presenza di due terapeuti. A seconda delle esigenze si valuterà l’ utilizzo del Circolo della Sicurezza (clicca qui per maggiori informazioni). 


“Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali.” 
Hodding Carter

L’EMDR è un approccio psicoterapeutico interattivo e standardizzato che consente di elaborare eventi traumatici responsabili di disagi e malesseri.
Per eventi traumatici non si intendono solo quelli catastrofici quali incidenti, terremoti, abusi sessuali, ecc., ma anche quelle situazioni di disagio, come ad esempio la perdita di un genitore, l’aver vissuto in un clima famigliare violento, l’aver subito episodi di bullismo, ecc... Tali situazioni, se non elaborate, possono avere un’influenza a lungo termine sul benessere della persona.
L’EMDR consiste nella rievocazione di eventi o situazioni che hanno contribuito allo sviluppo di problemi emotivi o disturbi psicologici (traumi), ed in un loro graduale ridimensionamento che modifica la prospettiva con cui si vedono queste esperienze, riducendo i condizionamenti sul presente.
L’EMDR fornirà uno stimolo perché la mente faccia il suo naturale processo di autoguarigione.

L'EMDR è un acronimo e significa Eye Movement Desensitization and Reprocessing, da noi traducibile letteralmente con Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari.
Questo trattamento psicoterapeutico nasce in America alla fine degli anni '80, è utile alla cura del Disturbo Post- Traumatico da Stress (PTSD). Viene applicato in problematiche comuni come, ad esempio, le fobie e i disturbi di ansia in generale, i lutti, i disturbi alimentari, i disturbi del sonno, le malattie oncologiche e gli stati stressanti che si convertono in disfunzioni fisiche, come quelle sessuali.
Solitamente questo trattamento è inserito all'interno di un percorso terapeutico tradizionale, può essere un'efficacie risorsa aggiuntiva.

In cosa consiste?

Un'esperienza traumatica e dolorosa vissuta che non si riesce a dimenticare, ci ossessiona e ci condiziona nella vita. Il suo ricordo si congela nel nostro cervello, non viene elaborato e continua a cortocircuitare generando ansia e altri sintomi spiacevoli.
La tecnica dell'EMDR prevede, inizialmente, l'individuazione del ricordo traumatico, sul quale il paziente dovrà concentrarsi seguendo i movimenti delle dita che velocemente si spostano da destra a sinistra (o altre forme di stimolazione alternata). Tali movimenti genereranno un lento cambiamento neuronale in quanto gli emisferi cerebrali si attiveranno in modo tale da sbloccare il suddetto ricordo, rimettendolo “ in circolo” e creando nuovi significati utili.
Alla fine di una o più sedute, le connotazioni negative, legate al ricordo svaniscono e vengono sostituite con sensazioni neutre o positive. L'immagine del ricordo cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi si attutiscono o spariscono, le emozioni spiacevoli e sensazioni fisiche si riducono di intensità. Questo permette al paziente di adottare dei comportamenti più adattivi e di ridurre la sintomatologia tipica del disturbo post- traumatico da stress.
Il ricordo entra così a far parte dell'esperienza traumatica del passato, non viene dimenticato, ma viene vissuto in modo distaccato e non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo. 


“Non preoccupiamoci troppo. In fondo non siamo noi a curare i nostri pazienti. Noi semplicemente stiamo loro vicini e facciamo il tifo mentre loro curano se stessi.”  
Erich Fromm 

La psicologia scolastica è un ambito di intervento che si occupa di prevenzione e promozione della salute in ambito scolastico. Mira alla promozione del benessere individuale ed organizzativo all’interno dei sistemi scolastici, intervenendo precocemente rispetto ad aree critiche o problematiche.
Lo psicologo scolastico opera in un’ottica di rete, ovvero, se necessario, raccorda la scuola con altre istituzioni del territorio come consultori, servizi materno-infantili, centri specialistici ecc.
Spesso la scuola è il primo contesto dove i bambini/ ragazzi e le rispettive famiglie entrano in contatto con la figura dello psicologo. Ciò permette di uscire da pregiudizi e stereotipi che allontanano la possibilità di trovare, in caso di necessità, sostegno e supporto.

Gli interventi di cui mi occupo sono la realizzazione di sportelli d’ascolto per genitori ed alunni nelle scuole di diverso ordine e grado e la realizzazione di progetti di prevenzione o gestione di situazioni critiche (bullismo, emozioni, relazioni, dispersione scolastica, …) all'interno delle classi.


“La vita non è aspettare che passi la tempesta ma imparare a ballare sotto la pioggia.” 
Gandhi

Lo psicologo Consulente Tecnico di parte (CTP) ha il compito di fornire assistenza alle parti durante lo svolgimento dell’indagine d’ufficio disposta dal giudice.
Le situazioni in cui il CTP psicologo viene solitamente chiamato in causa riguardano: separazioni, valutazioni di idoneità genitoriale in caso di affido o adozione, limitazione della potestà genitoriale, ipotesi di abuso e maltrattamento sui minori, valutazione del danno biologico di natura psichica ed esistenziale, mobbing.
Oltre alle perizie opero anche a seguito di un percorso valutativo, tramite percorsi di sostegno alla genitorialità e di psicoterapia rivolti a coppie in forte conflittualità o singoli individui. 


“Le paure che non affronti diventeranno i tuoi limiti.” 
Robin Sharma

All’interno dello studio organizzo diversi gruppi di discussione e confronto tra le persone che desiderano affrontare, insieme ad altri, alcuni temi delicati.
Spesso una persona vive delle difficoltà in merito alla propria vita ma non sente la necessità di chiedere un supporto psicologico individuale. Può però essere disposta a parlare di ciò che la fa star male con altre persone che, come lei, vivono e soffrono per motivi simili.
La dinamica del gruppo è una risorsa importante su vari aspetti; innanzitutto il rendersi conto di non essere i soli a provare certe emozioni ed a vivere delle difficoltà aiuta a normalizzare, c’è inoltre la parte della condivisione delle esperienze e delle diverse strategie messe in atto dai membri del gruppo che aiuta a trovare delle strade alternative per affrontare la propria situazione ed uscire da una condizione di malessere e di isolamento.

I gruppi che propongo affrontano diverse tematiche, ogni argomento viene affrontato in 8 incontri dalla durata di un’ora e mezza circa ciascuno. I partecipanti dovranno essere minimo 4 e massimo 10.
 I temi che potranno essere affrontati saranno:

- le difficoltà genitoriali (bambini o adolescenti)
- la crisi nella coppia
- genitori separati e /o divorziati (le famiglie ricostituite)
- la dipendenza affettiva
- le difficoltà genitoriali ( bambini o adolescenti), utilizzo del protocollo del Circolo della Sicurezza

Durante gli incontri di gruppo si utilizzeranno, oltre al confronto verbale, anche tecniche non verbali.
Chiunque fosse interessato a partecipare ad uno dei gruppi può contattarmi telefonicamente o tramite e-mail per ottenere tutte le informazioni necessarie.


“Agisci sempre in modo da aumentare il numero di scelte.” 
Heinz von Foerster